
“Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.”
Banana Yoshimoto
Ultimamente pare io debba imparare a confrontarmi con la parola fine.
Non che di finali io non ne abbia già vissuti, perchè per quanto 30 anni possano sembrare ancora pochi, vi assicuro che sono sufficienti per avere un’idea chiara sull’argomento.
La vita forse è proprio questo: inziare e finire, sperando che l’intervallo di tempo tra le due cose sia il più lungo possibile.
Sperando che ciò che si sta per iniziare sia una cosa così piacevole che vederla finire sia l’ultimo dei nostri desideri, e se proprio dovrà finire sia solo per nostra volontà.
A quanto pare tutto ha un inizio destinato, prima o poi, a finire.
L’hai voluto tu, non l’hai voluto tu, non fà la differenza.
Devi imparare a gestire la situazione, devi imparare a sopravvivere al finale.
Mi è sempre piaciuto farmi forza pensando che ad ogni fine corrisponde un nuovo inizio, perchè è bello pensare che chiusa una porta si possa solo aprire una porta più grande e luminosa.
Solo che io dentro a quella porta più grande vorrei poter sbirciare prima di entrare, capire se quella luce mi illuminerà nel modo giusto o se invece mi renderà cieca.
Perchè sono curiosa, perchè spesso sono insicura e l’ignoto mi entusiasma almeno tanto quanto mi spaventa.
Banalmente, ritorno alla mia adolescenza e ripenso alla prima volta che ho visto lo space vertigo a Gardaland.
Quanto mi sarebbe piaciuto conoscere la sensazione che avrei provato in quella violenta discesa, ma non l’avrei mai scoperto se non ci fossi salita.
(A questo punto vi risparmio la mia faccia cadaverica della foto scattata a metà discesa. Sì, comprai quella foto perchè sapevo che sarebbe stata l’unica prova del mio coraggio: non ci sarei mai più salita dopo quella volta).
Tornando a noi, uscire da una porta e chiuderla ci regala l’unica sicurezza di sapere cosa ci siamo lasciati alle spalle, ma non ci regala la certezza di sapere cosa troveremo altrove.
Oltre quella porta chiusa.
Per fortuna esistono casi in cui quando inzio una cosa, so come andrà a finire.
Sono quei casi in cui la tranquillità e la serenità del momento mi cullano fino a condurmi alla pace dei sensi.
La pasticceria.
Mi metto nelle mani sicure dei veterani del mestiere e, limitandomi a dare qualche piccolo colpo ben assestato che possa lasciare la mia impronta, produco certezze.
Questi biscotti nascono dal mio bisogno di certezze e vi assicuro che lo sono, sono una certezza.
Un’altra certezza? L’angolo delle galline, che tanto angolo non è, forse è più un’isola felice dove rifugiarsi in cerca di sicurezza e coccole.
Su quell’isola puoi avere tutto: consigli, incoraggiamenti, spalle su cui piangere, confidenti, spunti, mani tese…e la cosa bella è che ogni gallina è a sè.
Ogni gallina gioisce di quell’angolo a modo suo.
Questo post lo dedico a una di loro, una delle prime che ho avuto il piacere di conoscere.
Una delle prime che mi ha trasmesso il calore di un luogo dove ogni inizio è un buon motivo per festeggiare e ogni fine una valida ragione per andare avanti.
Oltre.
Verso l’infinito.
Vaty, questi biscottini sono per te.
Biscotti di Semola: Pausa Caffè
(ricetta liberamente estratta da Luca Montersino)
Ingredienti:
Per i biscotti
– 200gr di semola di grano duro
– 200gr di zucchero semolato
– 170gr di uova
– 50gr di amido di mais
– 20gr di tuorlo
– 1gr di sale
– 1gr di xantana
Per la finitura
– 50gr di semola di grano duro
– 50gr di zucchero semolato
Procedimento:
Montare molto bene le uova con i tuorli, lo zucchero, il sale e la xantana.
Aggiungere quindi alla montata di uova, la semola e l’amido avendo cura di lavorare con il mixer alla velocità minima.
Trasferire il composto ottenuto all’interno di una sac a poche e su di teglia rivestita di carta da forno creare dei piccoli spuntoncini.
Spolverizzare i biscotti con il mix di semola e zucchero e infornare a 190°C. per circa 10 minuti o fino a cottura ultimata.
Con questo post partecipo al Giveaway di Vaty: Food & Travel
Partecipo per la sezione travel, perchè ogni esperienza di vita è un viaggio verso nuovi orizzonti da esplorare.
Perchè ogni nuova ricetta è un viaggio per il palato verso sapori fino a quel momento sconosciuti.
Che belli questi biscotti semplici e chiari…sembrano molto familiari, rassocuranti…come piacciono a me! 🙂
Ma ho una domanda: cosa è la xantana?!
Ciao Ali!
La xantana è un addensante, che ha anche la funzione di stabilizzare. In questo caso viene usata per stabilizzare la montata delle uova in modo tale da permettere che il biscotto posizionato sulla teglia mantenga la sua forma senza “spatasciarsi” 🙂
In alternativa si può aumentare la quantità di semola e amido per ottenere un impasto un po’ più denso, anche se la fragranza del biscotto viene leggermente compromessa.
Ecco, io non potrei mai salire sullo space vertigo.. mai!!! Sei stata coraggiosissima! Per il resto, tu sai amica dolce come la penso.. penso che ad un certo punto bisogna seguire il flusso senza opporsi troppo e che tutto fa parte di una naturale evoluzione. Noi non sappiamo cosa ci riserva il destino, a volte possiamo pensarci e arrivare a ipotizzare, immaginare… ma è sempre come guardare dallo spioncino di una serratura. Non possiamo avere la visione del tutto. Una cosa è certa, però: tu sei in gamba e farai tanta strada 🙂 Abbiamo la stessa visione della pasticceria, sai? Avevi dubbi? 😀 Questi biscotti per la nostra Vaty sono stupendi, immagino la bontà! Non ho mai provato ad aggiungere una piccolissima percentuale di xantana, devo rimediare! Un abbraccio grande grande :**
L’unica cosa che mi domando è: perché non siamo più vicine io è te?!
Non avevo dubbi sulla visione della pasticceria, abbiamo anche gli stessi “maestri” ihihihih!!
La tua visione delle cose è stato un confronto più che utile per me in questi giorni!
Xantana? È stato Luca 😛
Un bacione
riscrivo cara..
“Una delle prime che mi ha trasmesso il calore di un luogo dove ogni inizio è un buon motivo per festeggiare e ogni fine una valida ragione per andare avanti.
Oltre.
Verso l’infinito.” bellissime parole che mi hanno commosssa <3
sono io che ti ringrazio cara perchè ho subito riconosciuto in te una anima buona e pura.. e io sono tra quelle che credono fermamente che la fine è sempre un principio ^_^
grazie di tutto tamara.. mi godo anch'io la certezza di questi biscotti deliziosi ^_^
Un abbraccio grande Vaty!!!
Tamara, che bello il tuo blog!!! Non si finisce mai di stupirsi di non aver visitato prima un bel blog!!! E soprattutto felicissima che tu sia così appassionata di certezze e pasticceria!!!!:-)
A presto!!
Grazie Marianna, i tuoi complimenti sono un onore per me!!!
Un sorriso
Amore puro. Purissimo…
E le tue fotografie scaldano il cuore… è come se stessi lì con te!
Brava, con affetto <3, A.
Grazie Ale, un bacio grande.