
E’ stata un’odissea quella mattinata.
La sveglia all’alba,
il buio di un sole ancora dormiente.
A farmi compagnia la neve,
che a Febbraio non ti aspetti,
che ti sorprende, e a quanto pare non solo te.
Ha colto di sorpresa anche le ferrovie,
quei vagoni che di muoversi non se ne parla.
Fà freddo e la cecità del mattino mi ha fatto indossare le scarpe sbagliate.
Le suole tagliate, l’acqua ovunque e le calze fradice.
L’arrivo ad un punto di traffico ferroviario maggiore,
la speranza di una puntualità che non appartiene al nostro paese.
Quindi il rientro verso casa, in pullman, dove ti aspettan...