
Ho studiato comunicazione e faccio la commessa.
Nulla di strano, sono dove sono perchè il posto me lo sono scelta. Non mi sto lamentando di una cosa voluta, affatto. Se sono qui e anche perchè amo la pasticceria più di quanto amassi il culo comodamente appoggiato davanti ad un computer a tradurre o scrivere ex novo infiniti e noiosi comunicati stampa.
Vedo e incontro gente di ogni razza e rango, mamme e bambini(con al seguito l’immancabile tata di turno, che se sei borghese devi avere e mai dimenticare a casa. Come fai tu, mamma, se il piccolo ha sete senza la tata pronta a soddisfarlo in 5sec.netti?!), anche il genere maschile non manca a colorare le mie giornate di vendite.
Vendo con criterio, non vendo tanto per vendere, vendo sulla base del bisogno palesato dal cliente. Lo voglio felice, il cliente, non fottuto.
Ribadisco: lo voglio felice.
Forse dovrei ripeterlo una terza volta a te che che di felice non hai nemmeno il mignolo del piede, a te che entri con la faccia distrutta e le hogan ai piedi. Si, noto le hogan, ma stai tranquilla ho visto anche la hermes che regolarmente ti precede di 20cm(ma ti andrà in cancrena quel braccio a fuoria di tenerlo teso, no?!). A te dovrei ripeterlo infinite volte mi sa. Ti lamenti, sbuffi, sei scocciata eppure hai il trucco che non fa una piega, tanto che non sfigureresti al fianco di beyonce al museo delle cere. Signora bella, io non mi trucco, ma so per certo che se sono le sette di sera e sei appena uscita da lavoro(ma di che lavoro parli?! shopping?) il trucco si è consumato almeno al pari della giornata, e il tuo invece sembra tatuato.
“Lei non sa che palle fare questi dolci”
Bocca a culo di gallina, sguardo rivolto al signore e la Hermes che ondeggia avanti e indietro a rafforzare lo stato sociale.
Signora, ma lei si rende conto di dove si trova? Sa con chi sta parlando? Io sono della serie “toccatemi tutto, ma non la pasticceria”, nessuno la obbliga, nessuno le sta puntando una pistola alla tempia imponendole di stare davanti ai fornelli o davanti al forno mentre guarda con orgoglio la sua piccola crescere(immagino lei sia più orgogliosa nel fare altro, suppongo!). Le piace cucinare? Ottimo, sono pronta a confrontarmi e dove possibile aiutarla, e magari sono anche felice di fare quattro chiacchiere sull’ultimo modello Choo uscito. Perchè non sono alla moda, ma ogni tanto mi garba. Non le piace cucinare? Va bene lo stesso, rimedi con una tata volenterosa a sopportarla, o con un buon ristorante, ma non mi consideri la sua psicologa gratuita. Io non la posso aiutare, non conosco magheggi all’ultimo grido per farle venire la voglia e il piacere di cucinare. L’unica cosa che posso consigliarle è una buona pasticceria di zona. Si, la prossima volta lei continui a lasciarsi precedere dalla Hermes o Gucci di turno, io gioco d’anticipo e le piazzo l’indirizzo di Sissi tra le mani (forse direttamente nella mano sinistra visto che la destra ha già il suo bel mestiere da portare avanti…e indietro). fortunatamente ho studiato comunicazione e so come comunicare, anche con le donne finte come lei.
Sia chiaro, le Hogan e la Hermes mi piacciono, è proprio lei a non piacermi.
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