
La storia del quadro
Rifiutata dalla giuria del Salon del 1863, quest’opera viene esposta con il titolo Il Bagno al “Salon des Refusés” autorizzato quello stesso anno da Napoleone III. L’opera, motivo di dileggio e fonte di scandalo, divenne la principale attrazione di detto evento.
In Colazione sull’erba, la presenza di una donna nuda in mezzo a uomini vestiti non è giustificata da alcun pretesto mitologico e allegorico. La modernità dei personaggi rende oscena, agli occhi dei suoi contemporanei, questa scena quasi irreale. La cosa divertiva Manet che aveva soprannominato il suo quadro “Lo scambio di coppie”.
Lo stile e la fattura scandalizzarono quasi quanto il soggetto. Manet abbandona le consuete sfumature per lasciare spazio ai violenti contrasti tra luce ed ombra. Egli viene anche aspramente criticato per la sua “mania di vedere tramite macchie “. I personaggi della tela non sembrano perfettamente integrati in questo sottobosco che funge da scenario e che, invece di essere dipinto, è più che altro abbozzato e dove la prospettiva viene ignorata e la profondità è assente . Con La colazione sull’erba, Manet non rispetta nessuna delle convenzioni ammesse tuttavia, egli impone una nuova libertà rispetto al soggetto e ai tradizionali modelli di rappresentazione
Testo estratto da http://www.musee-orsay.fr
L’interpretazione nel dolce
Una crostata su stampo rettangolare per ricordare l’idea di un quadro, appunto
L’idea è stata quella di sviluppare un dolce che riproponesse i contrasti presenti nel quadro, non solo nella parte fotografica cercando un gioco di luci e ombre piuttosto marcato, ma anche nella realizzazione vera e propria del dolce cercando l’abbinamento di gusti dai sapori e dai colori differenti.
Un guscio di frolla al cacao, che si riempie di ganache al cioccolato fondente e caffè, per terminare con una bianca meringa all’italiana fiammeggiata, che anzichè venir posizionata con una sac a poche, viene spatolata con lo scopo ben preciso di ricordare le sinuosità del corpo femminile e la bianca pelle della donna nuda presente nel quadro.
Le placchette di cioccolato costellate di briciole di nocciole puntano a riprendere la mania di Manet in questo quadro di vedere tramite macchie, ed è così che mi diverto a spezzare la candida meringa con cerchi di cioccolato fondente e nocciole.
La crostata è da molti considerata un tipico dolce da abbinare al risveglio, con questa crostata intendo ribaltare i canoni classici della più tipica sorella mattiniera alla marmellata, e cerco di dare il via ad una libertà di gusti nuovi e decisamente più accattivanti per iniziare la giornata.
“Una colazione irriverente, dai sapori moderni e sovversivi. Una colazione in assoluta libertà, come l’uso dei colori, come le macchie verdi che evocano una distesa di erba soffice e invitante. Nulla di più rilassante che abbandonare corsetti e regole per godere di ottimi dolci in compagnia, anche nell’Ottocento!”
By Elisa Andena
Ecco invece la ricetta prima e le immagini poi del dolce che ho realizzato per inaugurare questa nuova sezione del blog “Dolci a regola D’arTE”
Ingredienti:
Per la pasta frolla al cacao (ricetta di L. Montersino)
– 230gr di farina 00
– 20gr di cacao amaro
– 150gr di burro
– 100gr di zucchero a velo
– 40gr di tuorlo
– 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
– un pizzico di sale
Per la ganache fondente al caffè (libera interpretazione ricetta di L.Montersino)
– 300gr cioccolato al 70%
– 225gr di panna
– 75gr di glucosio
– 40gr di burro
– 3gr di caffé solubile
Per la meringa all’italiana
– 200gr di zucchero
– 50gr di acqua
– 125gr di albumi
– 50gr di zucchero
Per le placche di cioccolato
– 100gr di cioccolato fondente al 70%
– Nocciole
Procedimento:
Per la pasta frolla al cacao
Far sabbiare il burro con la farina e il cacao precedentemente setacciati, aggiungere quindi lo zucchero a velo e l’estratto, infine unire i tuorli e il pizzico di sale. Formare una palla e lasciarla riposare in frigorifero avvolta nella pellicola per almeno 30min prima di utilizzarla. Cuocere nello stampo desiderato a 180°C per 30/35min circa.
Per la ganache fondente al caffè
Portare a bollore panna con il glucosio e il caffé solubile.
Togliere dal fuoco e sciogliervi il cioccolato tritato a pezzettini. Quindi incorporare il burro.
A questo punto potete versare la crema ottenuta in un contenitore e lasciarla raffreddare leggermente.
Per la meringa all’italiana
Gli albumi devono essere freschissimi e puliti da ogni traccia di tuorlo.
Vanno montati con le fruste elettriche a media velocità con 1/5 del peso totale dello zucchero.
In una ciotola a parte fate cuocere il restante zucchero con l’acqua, e portateli alla temperatura di 121°C.
Aumentate quindi la velocità della fruste e versate velocemente solo una metà dello zucchero caldo nel composto di albumi.
Ora abbassate di poco la velocità e unite anche l’altra metà dello sciroppo di zucchero.
Per le placche di cioccolato
Dopo un accurato temperaggio del cioccolato, versatelo a filo negli stampi in silicone e prima che si indurisca del tutto posizionatevi al centro le nocciole spezzettate.
Montaggio del dolce
Sformare il guscio di frolla e riempirlo con la ganache, lasciare quindi riposare in frigorifero per 30min circa o fino a quando la ganache non si sarà ben addensata all’interno della frolla.
Con l’aiuto di una spatola angolare spatolare la superficie di ganache con la meringa all’italiana cercando di creare dei piccoli dislivelli che diventeranno ideali in fase di fiammeggiatura perchè assumeranno una colorazione differente. Decorare quindi a piacere con le placchette di cioccolato.
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