
E’ un periodo in cui i regali piovono dal cielo.
Il secondo volume della collana “Non solo zucchero”, di Iginio Massari, proprio come una stella è caduto sulla mia testa non lasciandomi nemmeno il tempo di esprimere un desiderio che già si era realizzato.
Sfogliare le pagine con delicatezza e amore, avendo cura di non sciuparle troppo e prestando la massima attenzione per non rischiare di perdere nulla di quanto ci sia scritto.
Consumarle con gli occhi e custodirle con le mani.
Perchè tutto di questo libro è prezioso, e non solo per le nozioni di pasticceria condivise per noi da un grande maestro, ma anche per la sincerità delle persone che hanno ruotato intorno a questo progetto immenso e unico.
“E se dovessi fare un augurio? Che anche attraverso le pagine di Non solo zucchero (così come è nelle intenzioni del suo autore) si formino generazioni di pasticceri motivati, competenti, apprezzati, unici. Così come è Iginio Massari.” – Carla Icardi –
Mentre sfogliavo le pagine, affamata di scoprire le ricette presenti nel libro, l’occhio mi è subito caduto sulle frittelle di mele.
Io amo le mele, e forse ancor di più le frittelle di mele.
Ricordo che quando passavo uno dei miei tre mesi di vacanza in montagna insieme ai miei nonni (Carla e Pino), una volta alla settimana io e gli altri bambini in villeggiatura in quel paesino fatto di 40anime – badate bene che parlo di 40 persone d’estate, d’inverno forse erano in 20 – avevamo un appuntamento fisso: le frittelle di nonna Lina.
Lina era una signora anziana, tanto anziana (o forse io all’epoca ero solo molto giovane, troppo giovane), viveva in una casetta minuscola, quando entravi in casa sua eri subito in cucina/sala/bagno…aveva tutto li, a portata di mano. Era tutto piccolo, come lei. Tutto in quella casa sembrava fatto su misura per Lina.
Tutto tranne le frittelle.
Un profumo travolgente di fritto e mele ci conduceva sino alla porta d’ingresso e poi, come dei cavernicoli dominati da una fame atavica, ci abbuffavamo di frittelle.
Lina era felice, amava vederci mangiare con tutta quella foga le sue frittelle.
Non ho mai più ritrovato lo stesso gusto nelle frittelle di mele che negli anni ho cercato ovunque andassi e quando mi resi conto che avrei voluto saper replicare quel dolce era troppo tardi per chiedere a Lina la sua ricetta segreta.
Poi arriva il maestro Massari e solo guardando la foto presente al fianco della ricetta delle sue frittelle capisco che forse lui Lina ha avuto il piacere e la fortuna di conoscerla quando ancora era un ragazzo, ma già sapeva quale sarebbe stata la sua strada.
Frittelle di mele (da una ricetta di Iginio Massari)
Ingredienti:
– 300gr di Marsala
– 5gr di sale
– 200gr di burro
– 280gr di farina bianca
– 400gr di uova
– 300gr di mele a cubetti
– 200gr di uvetta sultanina
Procedimento:
Far bollire in un pentolino il marsala con il burro, quindi aiutandosi con un cucchiaio di legno aggiungere la farina precedentemente setacciata.
Mescolare energicamente per evitare la formazione di grumi e solo quando la pasta inizierà a staccarsi dalle pareti del pentolino toglierla dal fuoco.
Trasferire il composto in un contenitore e aggiungere una alla volta le uova, proseguire solo quando quella precedente sarà ben assorbita. Per fare questo inserimento aiutarsi con delle fruste elettriche.
Quando la pasta risulterà ben liscia e morbida aggiungere le mele e l’uvetta.
Ora con una sac a poche o con un cucchiaio formare delle palline che verranno disposte su di un foglio di carta da forno leggermente unto con olio.
Scaldare abbondante olio in una padella fino alla temperatura di 176°C e cuocere le frittelle fino a quando rislteranno di un bel nocciola dorato.
Mi sono divertita a fotografarle e in alcuni scatti ho cercato di creare una sobria atmosfera natalizia, perchè in fondo il Natale è proprio dietro l’angolo.
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